"Nel tentativo di comprendere il mistero della vita, l'uomo ha seguito molteplici approcci differenti. Tra questi, vi sono la via dello scienziato e quella del mistico, ma ne esistono molte altre; la via dei poeti, dei bambini, dei pagliacci, degli sciamani, per nominarne solo alcune. Queste vie hanno prodotto descrizioni differenti del mondo, sia verbali sia non verbali, che mettono in rilievo aspetti diversi. Tutte sono valide e utli nel contesto nel quale sono sorte. Tutte quante, però, sono solo descrizioni,o rappresentazioni, della realtà e sono quindi limitate: nessuna riesce a dare un quadro completo del mondo.
La concezione meccanicistica del mondo della fisica classica è utile per descrivere il tipo di fenomeni fisici che incontriamo nella vita di ogni giorno e quindi può servire quando si ha a che fare con il nostro ambiente quotidiano; inoltre si è dimostrata estremamente fruttuosa come base per la tecnologia. Tuttavia, essa è inadeguata per descrivere i fenomeni fisci in campo subatomico. Del tutto opposta alla concezione meccanicistica del mondo è quella dei mistici, che può essere compndiata nella parola organicismo, in quanto considera tutti i fenomeni nell'universo come parti integranti di un tutto inseparabile ed armonioso. Questa visione del mondo emerge nelle tradizioni mistiche dagli stati di coscienza meditativi. Nella loro descrizione del mondo, i mistici usano concetti tratti da queste esperienze non ordinarie che, in genrale, non sono adatti per una descrizione scientifica dei fenomeni macriscopici. la concezione del mondo organicistica non è vantaggiosa quando si tratta di costruire macchine, e nemmeno per affrontare problemi tecnici in un mondo sovrappopolato.
Nella vita di tutti i giorni, allora, sia la concezione meccanicistica sia quella organicistica dell'universo sono valide e utili: l'una per la scienza e la tecnologia, l'altra per una vita spirituale equilibrata e compiuta. Entrambe si manifestano quando l'uomo indaga sulla natura essenziale delle cose e scopre una realtà diversa dietro la superficiale apparenza meccanicistica della vita quotidiana: in fisica, nella realtà più profonda della materia; nel misticismo, nella realtà più profonda della coscienza.
Le due impostazioni sono completamente differenti e comportano ben più che specifiche concezioni del mondo fisico. Tuttavia, esse sono complementari; nessuna delle due comprende l'altra, nè può venire ridotta all'altra, ma entrambe sono necessarie e si competano a vicenda per una più piena comprensione del mondo.
I mistici comprendono le radici del Tao ma non i suoi rami; gli scienziati ne conoscono i rami ma non le radici. La scienza non ha bisogno del misticismo e il misticismo non ha bisogne della scienza; ma l'uomo ha bisono dell'uno e dell'altra."
venerdì 4 aprile 2008
Capra, Il Tao della fisica
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1 correzioni:
mecojoni!! (oddio, avrei voluto esprimere sorpresa ed ammirazione per il bellissimo pezzo, con ben altri lemmi ed aggettivi estasiati, ma questo m'è uscito. Il dono della sintesi!)
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