THOUSANDS OF FREE BLOGGER TEMPLATES

mercoledì 25 febbraio 2009

..evidence..

qualche settimana fa, io e Rubens ci siamo fermati davanti ad un negozio di videogiochi in un centro commerciale, un tipo di negozio fino a quel momento a me sconosciuto viste le mie scarse conoscenze in merito.. spinti dalla mia curiosità e dal suo desiderio di trovare qualcosa di interessante da acquistare, entriamo e iniziamo a spulciare tra le offerte dei giochi per pc..

dei due, Rubens è quello interessato ai giochi in cui si deve sparare a tutto quello che ti compare davanti, animali o persone o oggetti che siano.. giochi un po' poveri di creatività per i miei gusti, ma che necessitano di una certa abilità manuale per muovere il proprio personaggio all'interno del gioco..
un'abilità manuale che io non ho.. tanto per intenderci (e per non farvi pensare male della mia persona), io non riesco a coordinare tutte e dieci le dita per cliccare 400 tasti contemporaneamente per far sì che il mio personaggio spari ad una navicella spaziale in movimento con un bazooka, e con un calcio rotande degno di Chuck Norris stenda anche tutti gli alieni che hanno invaso la terra..
io preferisco i giochi calmi, semplici, nei quali bisogna ragionare per arrivare al livello successivo..

sta di fatto che nella montagna di videogiochi vedo una custodia con scritto PC SUDOKU.. la mia vita! con gli occhi sbrilluccanti e la bava alla bocca mi fiondo sul gioco prima che qualcun altro ci metta sopra le mani, controllo il prezzo che scopro essere più che scontato e faccio dare un'occhiata a Rubens ai requisiti tecnici per poterlo installare sul pc.. inutile dire che 5 minuti dopo sono fuori dal negozio con il gioco in borsetta..

da quel giorno è iniziata la mia incessante ossessione per i giochi da pc..
nelle settimana successive ho acquistato un gioco con 50 diversi tipi di solitario, uno con biliardo a 8 e 9 palle e lo snooker, un altro gioco di biliardo classico e.. e poi la mia vita: C.S.I. - Crime Scene Investigation! da appassionata sfegatata della serie tv, non potevo lasciare il videogioco sullo scaffale.. il problema è che nei giorni successivi ho scoperto che non ne esisteva una sola versione, perciò dopo alcune indagini Rubens si è messo all'opera per procurarmi anche gli giochi.. inclusi quelli per cellulare..

con il risultato che ora cerco impronte digitali sui bicchieri, se trovo un capello sui vestiti guardo se il follicolo è ancora attaccato.. per fotuna non mi è ancora venuto in ment di bussare alle porte dei vicini per scrutare nei loro letti in cerca di liquidi seminali..

"I tend not to believe people, they lie. The evidence never lies."
(Gil Grissom)

mercoledì 11 febbraio 2009

..intrappolata..

oggi torno a raccontarvi le mirabolanti avventure che si svolgono durante l'ormai storico aperitivo universitario al Refeel e dintorni..

ieri sera, dopo aver salutato i miei e averli informati sulle mie novità universitarie, alle 18:30 guizzo fuori di casa e mi dirigo all'appuntamento con Crudelia al solito posto.. arriviamo entrambe puntualissime; il tempo di fumare una sigaretta, passare a prendere Barbara e siamo al locale con precisione svizzera..
è ormai risaputo che io non so parcheggiare, in più come sempre non c'è un buco nemmeno a pagarlo oro perchè decido di inventarmi un posteggio.. prendo le misure e piazzo la macchina metà sul marciapiede e metà sulla strada, proprio come fanno di solito tutti quelli che vanno al Refeel..
mentre parcheggio faccio un ragionamento: metto la macchina in prossimità delle strisce pedonali così quando dovrò uscire avrò davanti spazio sufficiente per fare manovra..

lasciata l'auto, ci digiarmo verso il locale dove pochi istanti dopo arrivano Duchessa e Tommy.. ora non ci resta che trovare un tavolo libero, il che ci risulta facile come scalare il monto Everest: il bel tavolo da 8 all'esterno è prenotato, il tavolo ovale da 6 dentro al locale è prenotato, il tavolo con i divanetti ultracomodi è (manco a dirlo) prenotato.. ci rimangono 4 sgabelli nel solito angolo degli ubriaconi, ma piuttosto che niente ci facciamo andare bene anche quelli..
uno sgabello si improvvisa attaccapanni e ci sbattiamo sopra tutte le giacche, un altro si trasforma in comodo tavolino per appoggiarci sopra i piattini e sugli altri due ci sediamo a turno..

dopo mezz'ora di spingi-spingi tra la folla e di ammirazione verso i divanetti ancora vuoti, siamo tentati di sederci lì finchè non arrivano i legittimi proprietari, ma l'idea non dura molto perchè la padrona di quel arriva in quel momento accompagnata da una trentina di persone..
fossi stata io la proprietaria del locale l'avrei cacciata fuori all'istante: primo perchè non puoi invitare 30 persone alla tua festa che occupano 3/4 dell'intero spazio, e secondo perchè ti sei vestita in modo osceno..
anni 40 (si suppone), bel fisico ma non troppo bella di faccia, abbigliamento da discoteca con tanto di top extra scollato senza reggiseno e le tette che uscivano dai lati ogni 5 minuti, e un atteggiamento da "mi faccio tutti quelli che sono alla festa, anche se il mio fidanzato è qui con me"..
per non parlare del vivaio che le hanno regalato per il compleanno: credo sia tornata a casa con tre diversi tipi di piante che nel corso della serata ha sparso per tutto il locale..

nel frattempo arriva anche Luca, giusto il tempo per riempire lo stomaco..
dopo poco lui e Tommy se ne vanno a casa e rimaniamo solo noi donnine.. ma si sa che l'età avanza anche per noi e ci ritroviamo a sbadigliare a ritmo di musica già alle 22:00.. così deci diamo tornare a casa..

percorriamo la via che ci porta alle macchine, Crudelia in testa alla fila e io in ultima posizione.. arrivate all'incrocio in cui avevo parcheggiato, la stessa Crudelia e Barbara si bloccano e si girano verso di me dicendomi: "E adesso come hai intenzione di uscire?".. io ovviamente non capisco, finchè giro l'angolo e vedo la mia macchina intrappolata in stile effetto sardina tra due macchinoni giganti.. un intelligente ha piazzato una Jeep dietro al culo della mia Matiz e uno ancora più intelligente di lui ha parcheggiato un X5 davanti a me sulle strisce.. in totale avevo 5 centimetri di spazio dietro e 5 davanti per fare manovra..
il mio sangue incomincia ad andare in ebollizione e mi servono alcuni minuti per calmarmi.. dopo di che, con tutta la calma del mondo, Barbara e Crudelia iniziano a darmi istruzioni su come effettuare le manovre; e dopo un po' di sterzate indietro e in avanti, riesco a liberare la Matiz dalla trappola, tornando a casa gagra e spensierata, ma con cinque anni di meno per lo sforzo fatto..

mercoledì 4 febbraio 2009

..influenza..

dove c'è l'influenza, c'è anche la Lady.. pare quasi che me la vada a cercare con il retino da farfalle (il lanternino è ormai un oggetto obsoleto e superato)..

sta di fatto che tra lunedì sera ho iniziato a dare i primi segni di cedimento, i quali il giorno dopo sono sfociati in una lieve ma fastidiossima influenza.. la MIA influenza tipica (perchè a me dell'australiana non me ne frega niente): occhi gonfi e soggetti a lacrimazione continua, gonfiore alla gola che mi impedisce di mandare giù anche l'acqua, brividi, febbre a 38, pulsazioni craniche di varia intensità, dolori articolari in perfetto stile novantenne, e infine testa pesante che non riesce a stare in piedi per conto suo..
per non parlare poi di uno stato psico-emotivo uguale a quello di una donna incinta..

io, calorosa anche in inverno fin da quando sono nata, mi sono ridotta a rispolverare le vecchie babbucce di lana rosa fatte a maglia dalla mia bisnonna (Dio benedica lei e le sue operose manine!!) e a passare le giornate sul divano con addosso vestaglia e copertina perchè il solo mettere un piede "all'aperto" mi faceva congelare tutto il corpo..

le cause sono ignote.. c'è chi dice che è stata colpa sua, ma i tempi di incubazione non coincidono..
credo piuttosto che la lavata di fango, sale e neve di lunedì abbia contribuito a scatenare il tutto..

ma anche stavolta passerà, come tutte le altre volte, grazie ai miei amici: il calduccio di casa, il té caldo, le coccole.. e ovviamente l'antibiotico.. Dio salvi l'antibiotico!!

lunedì 2 febbraio 2009

..come un branzino..

il 95% delle volte che acquisto un indumento o delle scarpe ci azzecco sempre..
sono un persona istintiva, se una cosa non mi piace al primo sguardo non perdo nemmeno tempo a vedere con attenzione come è fatta o se mi sta bene addosso.. al contrario, quando qualcosa mi piace lo so dal primo istante in cui poso i miei occhi sull'articolo, giusto il tempo di trovare la taglia e mi dirigo alla cassa..
ma non sempre le cose vanno per il verso giusto..

dopo le prime nevicate di questo inverno mi decisi a compare un paio di stivali da indossare in casi estremi, pioggia o neve che fosse; un paio di stivali che proteggessero un po' i miei piedini dal freddo e da tutto il resto degli agenti atmosferici..
così acquistai degli stivali leggermente imbottiti, un modello carino, non troppo costoso, più leggero dei classici dopo-sci così da poter camminare comodamente e senza sembrare la donna delle nevi..

così, stamattina, per recarmi in segreteria all'università, mi infilo i miei stivalucci.. ma non faccio i conti con il misto di neve e pioggia sceso durante la notte..
il tempo di arrivare alla fermata dell'autobus e sento il tipico ciaf-ciaf che producono le scarpe dentro a una pozzanghera, con la differenza che non sono le suole a fare quel rumore ma i miei piedi che navigano all'interno dei miei stivali, in compagnia dei calzini..

come se non bastasse, a 500 metri dall'università "incontro" per la strada un mezzo spargisale che nel giro di 3 secondi mi riempie di sale fino alle ginocchia come un branzino..
il tempo di un po' di coda e due chiacchiere con la segretaria e sono di nuovo fuori.. peccato che imperversa la bufera e quella che prima era neve è diventata una turbina di ghiaccioli in miniatura che mi si infilano anche nelle mutande..
alle 11:00 circa riesco ad approdare al capolinea dell'autobus vicino casa mia.. i marciapiedi sono impraticabili perciò sono costretta a camminare sulla strada cercando di seguire i pezzi di asfalto meno sporchi.. ma anche qui, sorpresa delle sosprese, un idiota con una utilitaria decide di farsi tutta la via a 80Km/h e lavare del tutto la povera Lady..
arrivata a casa non riesco nemmeno a levarmi gli stivali bagnati perchè fanno attrito con le claze zuppe di acqua.. lo borsa sgocciola su tutto il pavimento e per raggiungere le pantofole lascio impronte palmate per tutta la casa..

la cosa positiva è che ad aspettarmi a casa c'era la mia nuova vestaglietta da camera, comoda e calda, tutta felpata, che rientra nel 95% degli acquisti azzeccati..