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mercoledì 27 febbraio 2008

..reggersi sullo sgabello..

sono giunta alla conclusione che prima o poi a me e Crudelia ci beccano..

cioè, non "ce" la voglio tirare.. però è così, lo diciamo ogni volta che usciamo la sera.. Duchessa è l'unica che usa il cervello nella faccenda: beve poco, fuma poco, torna a casa presto.. tesoro?! hai tutta la mia stima!!

dopo un paio di cocktail io e tre Crudelia, e un paio di chupitini offerti a testa, non è che sia poi troppo facile reggersi sullo sgabello!! ci vuole coscienza della posizione del proprio corpo sul quel trabiccolo.. cioè, è un attimo che ti scappi un piede dall'appoggio o che il tacco si incastri da qualche parte!!

per non parlare del fatto che stare sedute al bancone e il conoscere Giulio non aiuta!! ormai lui e Crudelia sono pappa e ciccia, e anche quando vai alla cassa per pagare e pensi "dai che è finita!!", ti ritrovi a brindare a non so cosa..

però c'è la chicca dello sconto..

il bello di diventare una spugna è che a un certo punto, al bancone, incominci a fare quei discorsi insensati, che nemmeno uno come Joyce ci capirebbe qualcosa.. ma proprio nulla!! è semplice: le connessioni logiche spariscono, e incominci ad incatenare argomenti che di solito vanno in parallelo e non si incontrano mai.. ma cose come un Cosmopolitan e un Cuba Pestato fanno miracoli, e riescono dove altre cose falliscono, e la sincerità la fà da padrone.. dalla bocca escono parole che forse in un altro contesto (e a mente lucida) non avresti mai pronunciato, ma tanto ormai io e Crudelia ci abbiamo fatto l'abitudine, e anche il bancone si è abituato..

e così ti ritrovi anche a mandare sms "non-sense" a qualcuno che non hai nemmeno mai visto (se non in web cam), e che il mattino dopo ti scrive "Buondì! Portavi una discreta botta ieri sera vero? Ahahah! Buona giornata!".. ma tanto mica mi ricordo cosa ho scritto ieri sera in quei messaggini!! e non è una bella cosa.. anzi: se mi ggiorni mi fai un grosso favore..

alle 2:00 poi accade qualcosa di impensato.. è una fitta allo stomaco.. una specie di crampo e di idea insieme.. FAME!! già.. avevamo fame.. idea di Crudelia appoggiata da Giulio: un panino!! la voglia c'era e l'esaltazione pure, ma poi siamo come ritornate in noi stesse per un attimo e abbiamo deciso che era meglio passare oltre..

"Ragazze.. Ehm, non per essere scortese.. Ma devo fare cassa..", disse Giulio.. ormai c'eravamo solo noi due e i ragazzi del locale.. pure le candele non c'erano più.. perciò con un gesto atleticissimo siamo scese dallo sgabello, abbiamo pagato, abbiamo brindato, salutato, e siamo uscite starnazzando.. perchè alla fine, cara Crudelia, è così che siamo uscite..

siccome non c'è due senza tre, anche stavolta niente polizia.. giusto l'occhio di Dio sulla tangenziale.. credo fossero le 2:45 quando sono andata a letto..

programma per oggi pomeriggio: pennica dalle 14 alle 17..


martedì 19 febbraio 2008

Dream on



Spettacolare...

lunedì 18 febbraio 2008

Uomini e donne

A New York è stato appena aperto un nuovo negozio dove le donne possono scegliere e comprare un marito. All'entrata sono esposte le istruzioni su come funziona il negozio:
1) Puoi visitare il negozio SOLO UNA VOLTA.
2) Ci sono 6 piani e le caratteristiche degli uomini migliorano salendo.
3) Puoi scegliere qualsiasi uomo ad un piano oppure salire al piano superiore.
4) Non si può ritornare al piano inferiore.
Una donna decide di andare a visitare il Negozio di Mariti per trovare un compagno.
Al primo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro."
La donna decide di salire al successivo.
Al secondo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro e amano i bambini."
La donna decide di salire al successivo.
Al terzo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini e sono estremamente belli.".
"Wow" - pensa la donna, ma si sente di salire ancora.
Al quarto piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire e aiutano a fare le faccende di casa."
- Incredibile! - esclama la donna - Posso difficilmente resistere!
Ma, detto questo, sale ancora.
Al quinto piano l'insegna sulla porta dice:"Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire, aiutano nelle faccende domestiche e sono estremamente romantici."
La donna è tentata di restare e sceglierne uno, invece decide di salire all'ultimo piano.
Il cartello del sesto piano: "Sei la visitatrice No. 31.456.012 di questo piano, qui non ci sono uomini, questo piano esiste solamente per dimostrare come sia impossibile accontentare una donna. Grazie per aver scelto il nostro negozio!"

Di fronte a questo negozio è stato aperto un Negozio di Mogli.
Al primo piano ci sono donne che amano far sesso.
Al secondo piano ci sono donne che amano far sesso e sono ricche.
I piani dal terzo al sesto NON SONO MAI STATI VISITATI.

..ho sognato il mio matrimonio..

una cosa che mi ha sempre affascinato sono i sogni.. e in particolare quelli intricatissimi, dove non ci capisci nulla, e nel momento in cui ti svegli ti rimangono impressi nella mente perchè cerchi disperatamente quello che potrebbere essere il significato..

sabato mattina, prima di svegliarmi, ho sognato qualcosa che era un miscuglio tra una puntata di Zelig, la casa del Grande Fratello e il Natale in casa mia..

ho sognato il mio matrimonio..

soggetto maschile al mio fianco, ovvero lo sposo: Fabio.. il quale è stato prontamente informato della cosa..

ma siccome io sono una testa bacata di base, non poteva non esserlo il mio sogno!! se fosse stato il sogno di un matrimonio qualunque, bhé sarebbe stato inutile sprecare un post per descriverlo.. indi-per-cui non ho sognato un matrimonio normale..

dunque, vediamo.. una cerimonia di nozze dura "in media" un giorno, giusto?? bene.. non so se ritenermi fortunata (io dico di no), ma la mia cerimonia è durata tre giorni!! vale a dire tre giorni passati in chiesa, davanti all'altare, in una chiesa che non sapevo classificare e dalle dimensioni ristrette q.b. all'interno della quale erano stipati parenti e amici che non conoscevo.. per non parlare del fatto che per riunire tutti i miei "cari" mi ci vorrebbe almeno il Duomo di Milano, e credo che anche per Fabio valga al stessa cosa.. c'erano anche i due soliti e classici bambinetti di tre o quattro anni che portano le fedi.. peccato che non li conoscevo e che allo scambio delle fedi non ci sono mai arrivata..

vabbé, che sarà mai stare in chiesa tre giorni?! eheh.. Duchessa!!!! gliela spieghi tu un giorno questa faccenda?? comunque, il primo giorno, tanto per sottolineare il mio non essere una sposa comune, ero vestita in jeans stile rapper con un paio di anfibi (quelli color beige che andavano di moda tra i Backstreet Boys negli anni '90), camicia tipo militare o simile e cosa che davvero non mi si addice, mi mancavano i gioielli!! tutte le invitate si sono messe a fare una colletta sull'altare mettendo nel cestino delle offerte i loro gingilli, tra i quali io (che i gioielli li creo!!)ho scelto i più brutti.. vabbé..

a un certo punto, Fabio mi prende per mano e mi porta fuori dalla chiesa.. destinazione: sà Dio!! nel senso che come non sono riuscita a riconoscere la chiesa, non ho riconosciuto nemmeno l'esterno.. c'era solo una specie di ponte, cavalcavia, o come diavolo si chiama, che io e Fabio abbiamo attraversato fino ad arrivare alla macchina.. ovviamente non era la sua, e nemmeno la mia.. era una macchina!! una volta guardata la macchina per circa due minuti, siamo ritornati in chiesa..

arrivo all'ingresso e guardo tra gli invitati.. a un certo punto dietro di me si ferma una macchina tipo limousine, bianca, lunga un kilometro, dalla quale esce un tocco di donna che certo si fa notare.. in pratica era la copia di Kat Von D (andate a cercarvi il nome su Google), però senza tatuaggi, fasciata in un tubino giro-figa bianco, attillatissimo, con delle zeppe ai piedi altissime, occhiali da sole da diva come sempre.. ah che mito quella donna!!

dopo l'incontro con la strana tipa, il sogno passa al secondo giorno, che sembra essere quello più "normale" dei tre.. tutto sembra procedere normalmente, ma il mio out-fit non è ancora quello che si dice un abito da sposa: jeans a sigaretta (che su di me hanno un effetto abominevole), camicia e giacca da ufficio, e le mie decolté preferite.. in quel momento credo di aver pensato: "bhé, dai.. sono migliorata rispetto al primo giorno!!"..

il terzo giorno (sembra una profezia biblica) sembrava essere quello buono!! mi presento in chiesa finalmente con un abito da sposa bianco, liscio, carino, il mio bouquet.. a presenziare alla cerimonia c'era anche un illustrissimo vescovo di Vattelapesca che ha incominciato a fare il suo predicozzo in stile camomilla.. così "camomilloso" che tutti gli invitati si sono addormentati sulle panche della chiesa, ma e Fabio compresi.. ma siccome noi eravamo gli sposi e dovevamo avere una specie di trattamento di favore, ci avevano piazzati su un letto a due piazze nel mezzo della navata!!

vabbé, i sogni sono strani.. per non parlare del fatto che Fabio fosse in mutande.. e io lo prendevo a gomitate per farlo svegliare!!

...

che dire.. non è che abbia delle vere e proprie conclusioni da tirare.. di solito mi impegno nell'interpretare i sogni, come quella volta in cui mia mamma voleva sacrificare me per salvare un bimbo sconosciutissimo, ma stavolta proprio non ci sono.. cioè: qualcosa ho pensato, ma nulla di trascendentale come faccio di solito..

credo che le interpretazioni siano molteplici.. prima opzione: questo sogno è l'ennesima prova che io e la Chiesa non siamo pappa e ciccia.. in alternativa: è un segno divino che mi invita a tornare alla mia produzione di gioielli.. oppure è un consiglio: lascia perdere!! io so cosa.. ultima possibilità: la macchina sta per me diventando un incubo, e anche qui so io perchè..

di una cosa mi dispiace..

non c'era il pranzo di nozze.. O_o

martedì 12 febbraio 2008

Nero.

Felpa nera e pantaloni neri. Non penso mai troppo a cosa mettere.
Oggi si.
Tutto nero.
Anonimato.
Alzo anche il cappuccio, non voglio essere vista, non voglio vedere.
Il giallo, il mio colore preferito. La maglietta sotto alla felpa nera è gialla. Ma non si vede, non voglio che si veda. Quella è MIA, è il MIO colore preferito. Divento gelosa, nervosa, malmostosa quando sono triste, ogni volta che devo partire.

Non riesco neanche a scrivere. Scusate, i pensiero sono MIEI.

giovedì 7 febbraio 2008

..4 caffè, 10 euro..

(post ripreso dal mio Windows Live Spaces)

mentre gli attori muoiono per overdose (chi si ricorda di Brad Renfro nel film "Il Cliente"??), il governo cade e la Carla si appioppa al francese, io vado a fare shopping..

mamma e papà hanno finanziato il tutto, pure il pranzo ovviamente.. nonna però ha deciso che doveva offrire almeno il caffè!! e credo si sia pentita di questa affermazione quando, seduti al tavolino di un bar (c'era una canzone che faceva così, o sbaglio?!) di via dante, il cameriere a portato il conto: 4 caffè, 10 euro.. credo che ringraziare nonna fosse doveroso, un inchino ci sarebbe stato altrettanto bene, ma non per strada..

ho trovato i fatidici pantaloni neri da tanto tempo cercati, la fatidica borsa nera da tanto tempo cercata, e poi altra roba che non cercavo ma che mi piaceva lo stesso.. giornata rilassante in pratica, per me, e credo anche per mamma che come al solito è stata quella che ha portato a casa più roba.. papà e nonna (povera!!) sconfitti alla grande: una maglione e una gonna..

non so cosa ci sia di rilassante nel fare shopping e alleggerire il portafogli.. forse proprio perchè non è il mio portafogli?! sta di fatto che trovo divino girare per milano con le borsette dei negozi in mano, andare alla cassa e fare la figa non sapendo dove appoggiare gli altri pacchetti, sorridere alla commessa che sembra pendere dalle tue labbra quando entri nel negozio..

voglio gli stivaletti viola..

martedì 5 febbraio 2008

..chiedo scusa..

un post inaspettato.. perchè nasce da un commento/critica fatto a me nel post precedente..

lo ammetto: ho aggiunto nell'elenco "altri scrittori" dei link di blog interessanti in cui mi è capitato di approdare saltellando di pagina web in pagina web..

lo ammetto: ho aggiunto questi link senza chiedere il permesso del "proprietario" del blog..

lo ammetto: ho sbaliato.. dovevo tenere presente che è buona educazione chiedere prima di agire di mia spontanea volontà..

ma mi sorge una domanda: se siamo disposti a mettere le nostre sensazioni, i nostri sentimenti, le nostre avventure di tutti i giorni a disposizione di tutti gli utenti della rete, perchè ci dobbiamo creare dei problemi se qualcuno è interessato a ciò che scriviamo e decide di aggiungere il "nostro" blog al suo elenco dei preferiti?!

ripeto: chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso, o preso in giro, o altro per essere stato aggiunto senza "permesso preventivo".. sappiate che non si è fatto apposta, ed è stato fatto solo per interesse nei confronti della vostra pagina..

grazie..

ps: se per caso dino dovesse passare di nuovo da queste parti, goda del fatto che è stato il "muso" ispiratore di un mio post.. ;)

lunedì 4 febbraio 2008

..una teoria sugli spinaci..

è come essere protagonisti di "aspettando godot", sempre le stesse domande, sempre le stesse risposte, sempre fermi da dove si è partiti..

non so dove arriverò, dove sarò alla fine di questo post.. in pratica parto con le migliori intenzioni, quelle di schiarirmi le idee e guardare le mie carte sul tavolo per decidere quale sarà la prossima mossa..

il mio umore attuale mi suggerisce che sarà quella sbagliata, come sempre.. c'è una piccola fiammella di speranza, però, che dal canto suo mi dice che qualcosa è ancora possibile, che non è tutto perduto, che qualcosa posso ancora fare..

fosse facile.. fosse facile dare ascolto a quel "barlume di speranza" che c'è in me.. è come trovare il famoso ago nel pagliaio, perchè fondamentalmente mi conosco, non completamente ma in buona parte, e ho come un "presensazionamento" di come andranno le cose..

forse è arrivato il momento di superare quei limiti che io stessa mi sono posta, limiti che ho deciso di seguire.. è da venerdì scorso che snocciolo una teoria sugli spinaci che non è poi così stupida, che un fondo di verità ce l'ha.. le persone a cui l'ho spiegata credo l'abbiano capita, e forse apprezzata, bho.. sta di fatto che potrebbe diventare la mia filosofia di vita..

in pratica: la mamma cucina gli spinaci, mette il piatto davanti al bambino dicendogli di mangiarli, ma lui a priori, senza nemmeno averli assaggiati, dice che non gli piacciono.. non è una storia tanto diversa da molte cose che ci succedono nella vita.. andiamo in giro con dei bei paraocchi e non vediamo quello che ci succede accanto, non sappiamo quello che gli altri sono veramente.. oppure, ancora peggio, spariamo a zero su qualcuno che in realtà non conosciamo, sbagliandoci di grosso..

e allora perchè non cominciare da qui?! perchè non assaggiare sti benedetti spinaci e tutte le altre verdure che sin da quando eravamo bambini ci disgustano così tanto?!

spero solo che qualcuno capisca il senso di questo post..

ps: non avevo voglia di scrivere nulla stasera, perciò date la colpa a Mr. V4ldemar..