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domenica 29 giugno 2008

..LUI fuma sigari, LEI Marlboro Light..

LUI aveva chiesto a LEI di uscire già due volte, ma LEI aveva sempre declinato.. LUI le chiede nuovamente di trovarsi per un aperitivo, e stavolta LEI accetta.. si incontrano in centro: LUI indossa jeans scuri e camicia, LEI pantaloni neri e maglietta; LUI fuma sigari, LEI Marlboro Liht; LUI ordina un analcolico, LEI un Negroni, LUI parla del suo lavoro, LEI dell'università.. LUI paga, e si dirigono verso il ristorante.. ordinano da mangiare: affettati misti di cinghiale, cervo e muflone, bigoli all'anatra, vino, dolce e caffè.. LUI recita alcuni versi della Divina Commedia a memoria, LEI sis tupisce di come esista ancora gente a questo mondo che metta tanto impegno nel coltivare le proprie passioni; LEI si scusa con LUI per averlo interrotto mentre parlava, LUI le sfiora una mano per dirle che è tutto ok.. LEI si scusa di nuovo, LUI le tiene la mano fino alla fine della cena.. LUI paga, ed escono per dirigersi verso la piazzetta davanti al comune; LUI le stringe il fianco per tutto il tragitto.. si siedono sulla panchina: LUI le parla della sua passione per i film horror di alto livello, LEI confessa il suo sogno più brutto e quello che le è successo dopo; LUI la consola.. LUI le tiene le mani, le sfiora le braccia, le stringe le spalle, e le massaggia il collo, le accarezza il viso.. si baciano.. alle 2 passate si alzano per tornare alla macchina di LUI; LUI la riaccompagna alla sua auto.. arrivano, ma non scendono, e le mani finiscono sotto ai vestiti.. LEI perde il fermaglio di un orecchino, LUI lo ritrova sotto il sedile.. LUI la accompagna vicino all'auto, le chiede se si rivedranno la settimana seguente; LEI risponde che se sarà a casa nel week-end lo farà volentieri.. LUI le dà un ultimo bacio, e LEI torna a casa..
LEI ora si chiede come mai abbia ceduto..

mercoledì 25 giugno 2008

..loro sono come sorelle..

ricordo come se fosse ieri il giorno in cui mia zia andò nel panico quando le si ruppero le acque in corridoio e schizzò all'ospedale con mio zio..

e ricordo perfettamente anche il giorno in cui andammo fino a Stoccarda durante le avcanze di Pasqua a trovarli per vedere quella frugoletta nata in terra germanica..

sono passati tredici e dodici anni da quei giorni, ma quando sono a casa di nonna sento ancora vivo il ricordo di mia zia che si svegliava ogni notte per placare le loro coliche, ricordo quando insistevo per portare io la carrozzina in giardino e farle addormentare, ricordo quando mi venne vietato di avvicinarmi a loro perché avevo la febbre a 38 e temevano che potessero ammalarsi, ricordo il momento del cambio pannolino (quanti ne hanno sporcati!!)..

oggi quelle due pupette sono diventate due ragazzine, anche se per me rimarranno sempre delle bambine.. chattano in messenger, scambiano sms con i loro amici, studiano, se ne vanno via in viaggio per il mondo con i genitori..
sono sempre state più grandi della loro età, perché i loro genitori gli hanno insegnato molte cose prima che fosse il tempo giusto per impararle.. sanno più cose loro di quante ne sappia io, hanno più senno loro di quanto ne abbia mai avuto io..
hanno il potere di rendere logico e semplice ogni tuo problema, perché 2+2 è sempre uguale a 4 per loro, mentre noi adulti inseriamo sempre qualche variabile nel conteggio.. per loro, dopo la A e la B c'è sicuramente la C, mentre per noi è difficile ragionare sulle conseguenze dei fatti e tra la B e la C ci sono tante altre lettere forse invisibili..

ingenuità, ecco cosa vedo in loro.. una ingenuità che forse è difficile trovare oggi in ragazzine/i di tredici anni.. perchè anche se non si dovrebbero fare, io i confronti li faccio lo stesso; li faccio tra loro e il resto del mondo dei piccoli adolescenti.. non riesco a capire se sono io che le vedo con l'occhio della cugina, o loro sono davvero diverse dagli altri..

mi piace vedere come in fondo siano ancora delle bambine, come abbracciano il papà che torna a casa dal lavoro, come abbiano bisogno delle coccole della mamma la mattina appena sveglie, come si divertano ancora con i giochi più semplici, come la loro testolina ragioni come quella dei bambini piccoli.. è come vedere un fiore coltivato in una serra, protetto 24 ore su 24, per preservarlo dal mondo esterno..

ma ho paura.. paura del giorno in cui quella campana di vetro in cui sono cresciute si incrinerà e piano piano si romperà.. paura che due ragazzine come loro non sapranno affrontare il resto del mondo perché troppo abituate a crescere sotto la protezione di qualcuno.. paura che il loro buon senso e la loro intelligenza non saranno sufficienti per difendersi dagli altri..

inutile negare che per una figlia unica come me, loro sono come sorelle, nonostante le veda poco.. e io sono diventata di conseguenza la sorella maggiore, quella che dovrebbe dare l'esempio, che loro prendono come esempio in tutto quello che fa.. anche se da un po' il buon senso mi ha abbandonata, ho la sensazione che io sia per loro una specie di punto di riferimento, qualcuno a cui dire quello che non si può dire a un genitore, qualcuno al quale lanciare sguardi in particolari momenti di complicità, qualcuno al quale chiedere cose che non si sanno ancora ma che si vogliono conoscere..

c'è la mia paura di deluderle, soprattutto ora, di non essere al'altezza, di non saper dare l'esempio.. odio essere responsabile di qualcosa o di qualcuno (almeno per il momento), ma sento di averne nei loro confronti.. e questo mi mette una paura fottuta..

domenica 22 giugno 2008

..luca toni..

ABBATTETE LUCA TONI!!!!

giovedì 19 giugno 2008

..fottenberger..

visto che a breve anche Lui da Lassù mi manderà una e-mail dicendomi che i miei post sono troppo lunghi, allora il resoconto della serata di ieri per festeggiare la laurea della nostra Crudelia e il compleanno della nostra Duchessa (AUGURI TESORA!!) verrà riassunto in pillole e in linguaggio "messaggistico"..

- x la prima volta nella mia vita sn passata a prendere la lilla in ritardo d 5-10 min..

- la lilla sn + le volte in cui ha starnutito ke qlle in cui ha parlato..

- tommy aveva paura d essere violentato x fare 2 passi da casa sua al locale e si è fatto accompagnare da vitto..

- duchessa nn si aspettava x niente 1 regalo..

- nn ho mangiato le mie solite polpettine all'aperitivo..

- la mia scollatura e le mie tette sn state oggetto d dibattito e d foto da parte d vitto..

- il barman biondo ikea è sempre + figo..

- la lilla è riuscita ha fare 1a foto con il cameriere figo..

- abbiamo consumato tti i free drink..

- abbiamo conosciuto 1 venditore d rose soprannominato fottenberger..

- a crudelia è stato regalato x scherzo 1 reggiseno 5a misura, nonostante lei sia parecchio scarsa lì davanti..

- luki è venuto a trovarci in divisa dp 1 arresto..

- io e crudelia eravamo ispirate a stamparci baci in bocca..

- crudelia è stata accompagnata a casa dai 2 secchi xkè trp sbronza..

- il cameriere figo e l'uomo dlle rose sn andati via insieme a braccetto..

- ho 1 bozzo sulla fronte xkè ho sbattuto contro la porta della mia camera..

guai a chi si lamenta!!

EDIT, 20 giugno 2008: evidentemente il mio stile "fiumi di parole" non è poi così male visto che alcuni (bloggers e non) ne sentono la mancanza.. perciò, a grande richiesta, esporrò i fatti anche nella consueta versione..

come dicevo, arrivo dalla Lilla con dieci minuti di ritardo, cosa mai successa; ma tutto il pomeriggio lo avevo perso a comprare regali e fare magnifici pacchetti per le festeggiate..
già mi sembra strano vedere la mia AMO con la luce del giorno, visto che di solito prima della dieci di sera non ci incontriamo mai, e inoltre lei mi accoglie con uno starnuto,invece che con il solito "Ciao AMO!".. per non parlare del resto della serata, durante la quale se ne girava per il locale con il fazzolettino perennemente in mano..

arriviamo al Refeel (e dove sennò?!) e aspettiamo gli altri: Marco e Sara, Crudelia, Vitto e Tommy.. quest'ultimo abita a due passi contati dal locale, eppure riesce ad arrivare in ritardo; motivazione: "Passa a prendermi Vitto!", quasi ci fosse il rischio di sbagliare strada o essere violentato da un maniaco di passaggio..

la visione che ci attende è sempre più idilliaca: il barman svedese ormai soprannominato Ikea, bello come il sole, e il cameriere che ha rubato i pensieri alla Lilla (che dice che "..quello lì, ti apre in due come una cozza!!) e al quale è riuscita a strappare un bacetto sulla guancia.. comunque il nostro bell'uomo ci porta tutto quanto il cibo al tavolo, i cocktails, etc etc, ma mancano le mie polpettine di carne e pesce!! disdetta..

durante le ore successive arriva la nostra Duchessa, si aprono i regali, si finiscono tutti i free drinks a disposizione (tutto gentilissimamente offerto da Crudelia), Vitto insiste a fotografare le mie tette da ogni angolazione, se non che a Crudelia viene regalato un reggiseno quinta misura nonostante uno dei suoi soprannomi sia Schermo Piatto.. un regalo fatto come buon auspicio x i tempi futuri visto che la speranza è l'ultima a morire..

sul tardi, al tavolo rimangono solo Crudelia che è già sbronza, io che sono sull'allegrotto andante ma comunque ancora capace di intendere e volere e guidare, la Lilla che non sa se è più stanca o più stordita dal Tachiflu, e i due Secchi che decidono di offrire un paio di giri di chupito per tutti..

e da qui in poi la situazione degenera, a partire dal fatto che io e Crudelia veniamo prese da un attacco di affetto saffico reciproco con baci stampati in bocca, per poi passare a fare amicizia con il classico pakistano che vende le rose al quale abbiamo offerto una coca-cola (perchè lui non fuma e non beve alcolici) e che un Secco ha soprannominato Fottenberger, probabilmente parente del nostro "amico" Strunzenbacher..

all'una di notte abbiamo monopolizzato il divano del locale e il marciapiede di fronte, con il rischio che il solito vecchino rompicazzo aprisse la finestra per lanciarci insulti e secchiate d'acqua.. come se la scena non fosse già abbastanza disperata: la Lilla che sbadiglia e starnutisce contemporaneamente, Crudelia sempre più sbronza e devastata e con una rosa nei pantaloni, io presa dalla mia vena artistica di fotografa dei poveri, i Secchi che si arrovellano il cervello cercando un piano per portare a casa Crudelia, e Luki arrivato da poco e visibilmente provato dopo un arresto fatto in servizio..

vedo il wc e il letto quando sono circa le 4:00, dopo un attacco di panico dato che la mia macchina fotografica era sparita di nuovo.. risolvo con un sms alla mia AMO che mi assicura che la nostra bimba è nella sua borsa.. fosse finita qui, sarrebbe stato meglio..
allo 4:30 mi sveglio in preda alla sete e al caldo; urge dell'acqua ghiacciata! mi alzo, apro la porta della camera, vado in cucina tastando ogni singolo muro per trovare la strada al buio, bevo, torno indietro ma stavolta (sicura di me e del mio sesto senso da pipistrello) non controllo il tragitto, arrivo davanti alal camera e.. SBAM! la mia fronte va a disintegrarsi contro la porta a libro di camera mia, proprio nel punto in cui la porta si divide in due..
seguono smadonnamenti vari per il dolore e un bozzo verticale sul mio occhio sinistro che pare il Pirellone di Milano..

lunedì 16 giugno 2008

..un ciuffo, una donna, un mito..

in principio era lo Chandelier..

ovvero un party da discoteca che capita una volta al mese, sempre di domenica, e che ormai è diventato per noi punto di riferimento.. ma stavolta lo Chandelier ci ha paccate alla grande visto che ieri sera non si è presentato..
la serata non prometteva bene e si prospettavano già ore di tappezzeria sui divanetti del locale.. ma il mondo a volte con noi magnanimo ci ha salvato al serata..
vado ad esporre i fatti..

ieri nel tardo pomeriggio la Lilla mi avvisa che R. non ci sarà per impegni vari, che J. è ancora in crisi mistica, e che quindi saremmo state solo io e lei; poco male, abbiamo voglia di ballare e ci andiamo lo stesso, io alla guida e con scarpe di ricambio..
alle 22:30 mi presento come da copione sotto casa sua, e la Lilla come da copione scende 30 minuti dopo con un ciuffo che così non si era mai visto (un ciuffo, una donna, un mito!), da fare invidia a Sgarbi.. puntiamo il navigatore pensando ai km di strada da macinare e ovviamente alle ore da trascorrere a trovare parcheggio..
sorpresona! in 40 minuti siamo al locale, traffico zero, e trovo un posto nel giro di 2 minuti netti proprio di fianco alla discoteca..

all'entrata già i primi sentori che qualcosa non funzionava: la poca gente (vabbé, è domenica), il posto un po' inculato (ma che ci vuoi fare, questo gli hanno dato), prezzo d'ingresso basso (sarà una nuova iniziativa, sconto per noi clienti assidui); siamo qui, ormai entriamo!

l'inizio serata non è dei migliori, tra cui una "barwoman" alle prime armi che spacca un paio di bottiglie e due o tre danze Maracaibo style che a noi non aggradano troppo, e i primi salti in pista lasciano a desiderare vista anche la poca gente presente..
la Lilla viene colta da improvvisa pipì, perciò sosta in bagno.. alla toilette ci trovi gente di ogni sorta: il figo che ci prova con tutte, l'ubriacona con trucco colante che si rifiuta di limonare con il suo amico, la tipa stanchissima che si siede su ogni superficie possibile, e poi trovi Gigi che dice di non essere ubriaco ma che barcolla ad ogni passo e che si mette a discutere simpaticamente con la Lilla perché lei gli ha detto "Ma tu chi cazzo sei?!".. tutto è finito con big smiles e sigarette gentilmente offerte dal Sig. Cremeria (battuta orrenda)..

fuori dal bagno si scattano un paio di foto ricordo, nostro e del ciuffo, e poi di nuovo in pista.. così come in toilette, anche in pista trovi ogni sorta di personaggi:

- un tipa che ha 30 anni ha la vitalità di una cavalletta a cui hanno spezzato le gambe; per carità, carina! ma se devi fare tappezzeria, almeno mettiti in un angolo (hai pure il vestito bianco come i divanetti e fai tono-su-tono) e non occupare invano la pista che serve a me e alla Lilla..

- due bei ragazzi, di cui uno con una bella camicia rossa.. peccato che se ne siano rimasti nel loro brodo tutta sera e che secondo noi due erano interessati più al bel fusto con la maglietta di Armani che alle ragazze..

- una tipa magrissima e strafattissima, che ha passato tutta la serata a fissare le assi di legno del pavimento in cerca di un'ispirazione mistica, credo..

tutto sembra tranquillo, quando nella tamarranza totale due tizi si avvicinano a me e alla Lilla.. quello più macho e serioso s'attacca tipo cozza a lei, che mi guarda con quei suoi occhioni nocciola delle Langhe che mi dicono "Aiuto Lady!", mentre a me tocca il pischello fuori di testa e puccioso, Siculo, ovviamente mancino (di mano e di piede, ci tengo a precisare) e con la R moscia perché solo così li trovo io..
dopo quattro salti, la Lilla e tale Gio. si siedono sul divanetto a parlare (parola grossa in una disocteca), perché a detta loro "sono più avanti"; mentre io e Gia., che siamo più terra-terra, preferiamo limonare in pista.. lo so, aimé mi sto costruendo una brutta immagine su questo blog..

la serata va avanti così fino alla fine, con qualche sosta per osservare Ferre.. Ferre è un amico di Gio. e Gia. che in pista balla come se fosse morso da qualche strano animale amazzonico della stessa famiglia delle tarantole..
ma Ferre ha un suo perché! Ferre ha stile! Ferre se lo può permettere! se io mi mettessi a ballare come lui ieri sera, come minimo finirei arrestata per atti indicibili in luogo pubblico e marchiata a vita dai miei amici con qualche bislacco soprannome..
invece Ferre può permettersi di occupare tutta la pista con movimenti fuori (ma proprio fuori!) dal comune, fare facce che nemmeno i clown riescono a tirare fuori, può permettersi di saltare a cavalcioni su di me mentre sono seduta dicendo "E adesso voglio vedere cosa fai!"..
Ferre è tutto questo.. che non pensavo di trovarne uno così in giro dopo aver visto il tipo con i Dior all'Amnesia ad Ibiza qualche anno fa..

in pratica ci buttano fuori dal locale perché devono chiudere.. Gia. va in bagno e si perde, Gio. lascia contatti vari alla Lilla, Ferre scruta il pavimento in cerca di 2€ che aveva perso quattro ore prima in mezzo alla gente, facciamo gli auguri di buon compleanno a Dario che ovviamente non conosciamo, convenevoli (con la C maiuscola) di arrivederci, e tutti a casa..

che dire.. la serata era partita male ma poi si è conclusa alla grande..

io non ho altro da dire, a voi la parola..

domenica 15 giugno 2008

Appena prima di entrare in scena...

Eccomi qui... è ora ci siamo... dopo tanto tempo il giorno è molto vicino... il giorno in cui , come dico io, verrò sfornata alla pari di una ciambella ben riuscita, da quell'istituzione che chiamano scuola ( nel mio caso l'università...). Era un bel po' che, al di là di tutti gli esami da fare e la classica ansia da esame, non sentivo ansia-emozione-paura-eccitazione.

Stesse sensazioni che mi coglievano quando, tempo indiedro, circa una buona quindicina di anni fa, dovevo apprestarmi proprio in questo periodo... al fatidico saggio di fine anno di danza... Le ultime lezioni erano sempre più impegnative... le coreografie imparate durante un anno erano provate e riprovate fino all'esurimento. Prima davanto lo specchio, dove si poteva dare un occhio alle compagne, poi dando le spalle allo specchio, e lì si che erano guai... alcune di noi sbaglivano lato o direzione, ma dopo innumerevoli prove in sala era tutto a posto.Era il momento di provare a teatro. E lì l'emozione saliva... si vedevano le prove di tutta la scuola di danza da quelle più grandi ai corsi delle più piccole . Una prova per prendere confidenza col palco e mettere i segni per terra con lo scoth colorato: segnare le diagonali (per farci andare dritte e non a zig zag...), segnare il centro del palco e segnare le quinte. Una seconda prova con i costumi ovvero tutù.. bianchi o blu o rossi a seconda della coreografia per vedere se c'erano problemi logistici, se magari, con tutto quell'ingombro, non ci incastravamo in alcuni passaggi . Infine la prova luci, sempre con i costumi, e lì si che era la prova generale quella in grande stile, con tanto di sipario che si apriva e segnava l'inizio. La differenza dal vero debutto era il numero di spettatori. Durante le prove c'erano le ragazze degli altri corsi e le mamme di alcune che aiutavano a vestirci o sistemarci i capelli , la grande sera ci sarebbe stata la sala piena di gente vestita bene elegante che guardavano te. Il trucco : guardare fisso in un punto, non focalizzarsi sulle facce in platea. sembra semplice! La grande sera con una tale preparazione alle spalle sei sicura dei passi delle posizioni di come mettere le braccia di dove guardare ... e sei lì, dietro le quinte in fila dietro a una compagna , entrerete insieme, in coppia, ti sembra di non ricordarti più nulla e invece ... il presentatore annuncia il balletto ...silenzio...buio... luce soffusa che pian pianino cresce... musica ... e vai. Un minuto (anche se in realtà sono 4!) e tutto è finito, grandi applausi, inchino e si esce di scena come si era entrate...
Ecco, le sensazioni ora sono le stesse della preparazione alla grande sera che in questo caso sarà il grande pomeriggio . Il discorso, che neanche un presidente di stato, secondo me si impegna tanto a fare , è , a mio avviso, importante, non per il voto o chissà cosa , ma per me.. avere la soddisfazione di aver dato il meglio, tutto quello che potevo. Un ultimo atto con tanto di uscita teatrale in grande stile (come già al liceo avevo fatto, sbattendo la porta in modo eclatante!) . Si tratta di un trampolino di lancio per la vita, in un certo senso finisce un ciclo e se ne apre un altro in cui non avrò la protezione di nessuna istituzione, la scuola a volte culla, si sanno le dinamiche interne e ci si comporta di conseguenza.

Il mondo la vita vera inizia adesso e io che amo le avventure non vedo l'ora di buttarmi nel mondo!

venerdì 13 giugno 2008

..perché non pesi niente..

(Guardami, spingimi,
come chi mi guarda,
spingimi, guardami,
spingi come chi i guarda,
spingimi, guardami, spingimi,
come chi mi guarda,
spingimi, guardami,
spingi come chi mi guarda)

Guardami, spingimi,
come chi mi guarda,
spingimi, guardami,
spingi come chi mi guarda,
spingimi, guardami, spingimi,
come chi mi guarda,
spingimi, guardami,
spingi come chi mi guarda

Quello che fotte la cosa
più semplicemente
umana lasciare il controllo del male,
le reti, le diete,
e se è il caso di perdere parti di se

Goditi i tuoi lividi, i tuoi brividi
e poi specchiati
altalene che restano ferme a metà
perchè non pesi niente

Basta star bene
per non stare male,
bene o male, bene
la voglia di farlo
bene o male, bene
ma solo da quando
sono stato male, vabbene
da quando sono di qua
forse lo sognerò

Piuttosto:
guardami, spingimi,
come chi mi guarda,
spingimi, guardami,
spingi come chi mi guarda,
spingimi, guardami, spingimi,
come chi mi guarda,
spingimi, guardami, spingi
come chi mi guarda

Guarda che a volte la cosa
più semplicemente umana
lasciare il controllo del male,
le reti, le diete,
e se è il caso di perdere parti di se

Non ho pianto
questo è certo
ma era un sogno
ho un ricordo:

Caro Marco,
ti scrivo dal profondo del mare,
nascosto dentro un giardino di corallo
a riparo dagli squali
ma invisibile per le sirene
quando ne ho voglia
alzo gli occhi e guardo il sole
attraverso un milione
di miliardi di metri cubi d'acqua e
finalmente
non mi bruciano più gli occhi

...

(Perché non pesi niente, Marta sui Tubi)

martedì 10 giugno 2008

..blop blop blop..


Mamma: Hai già scelto che massaggio fare domani?

Lady: No.. Tu fai quello contro le rughe? C'hai i complessi?

Mamma: No.. Solo cantanti singoli..



evidentemente ieri sera mia mamma era già in modalità relax, già proiettata nella giornata che ci avrebbe aspettati oggi al centro benessere..

infatti, stamattina alle 9:00 eravamo già tutti nella mia macchina con indosso i nostri costumini, diretti verso una ex cascina riorganizzata in agriturismo e SPA (che non vuol dire società per azioni)..

quel posto ha solo due difetti: gli insetti e qualche tanfata di letame.. ma poi ti guardi intorno, vedi solo campagna ed altre cascine e stalle, e convieni che non può essere diversamente.. un toccasana per la mia allergia ai pollini..


appena arrivati, l'ultra-gentile signorina (nonchè massaggiatrice) della reception ci fa compilare i modulini (perché nuovi clienti), ci munisce di ciabattine e asciugamani, ci chiede cosa vogliamo mangiare per pranzo, quale tipo di massaggio vogliamo fare, e ci fa fare un piccolo tour nel centro..

la Lady, il Mao e la Silvy si cambiano e come prima tappa si lanciano in piscina.. siamo gli unici ad usufruire del centro, perciò ce lo possiamo girare in lungo e in largo.. mia mamma, che non è un genio in public relation, esclama "Meglio essere soli, così non dobbiamo nemmeno fare la fatica di socializzare.." e poi si piazza in mezzo alle bolle dell'idromassaggio..

secondo me, con la tredicesima e la quattordicesima se ne compra uno da mettere sul balcone di casa.. la Mamy ci è rimasta mezz'ora in mezzo al blop blop blop, nonostante non sia mai stata un'amante dell'acqua..

il Papo scopre il getto d'acqua per la cervicale che consiste in una specie di fontana che ti spara sulla schiena e sulle spalle una scrosciata di acqua fredda che alla fine ti lascia con una chiazza rossa sulla pelle e ti dà la sensazione che un trattore ti abbia arato la schiena..

la Lady invece fa la persona intelligente e sfrutta al massimo le tecnologie: fa blop blop blop, si "cervicalizza", e nuota.. fino a che non scopre che il getto del simulatore del nuoto contro corrente (se volete delucidazioni su cosa sia, chiedetemelo nei commenti) può essere usato anche come rassoda pancia e glutei! non fate commenti per favore..


la prima a finire sotto le mani esperte della massaggiatrice è la Silvy che scompare per circa un'ora nei meandri della SPA, ritornando poi tutta unta e con un sorriso ebete ma felice sulla bocca, segno che per un'ora aveva completamente dimenticato la sua identità, quei cretini della Bosch, e il mondo tutto..

la seconda nella lista sono io, prendo il mio asciugamano e mi dirigo verso il luogo adibito ai massaggi.. prima qualche consiglio su come migliorare la mia postura dopo le lunghe giornate di studio (l'ho fatta fessa alla tipa!) e poi mi fa accomodare su un rialzo in legno sopra ad una coperta.. e da lì non ho capito più un cazzo! la massaggiatrice ha iniziato a torturarmi dolcemente in ogni centimetro del corpo: piedi, gambe, sedere, schiena, braccia, mani, davanti, dietro, seduta, che detto così sembra anche grave.. c'ha dato dentro di mani, gomiti, ginocchia e avambracci.. quando ha finito e io mi alzo, lei mi dice "Grazie!"; e se tu mi dici grazie, io che cazzo ti devo dire, visto che mi hai messa a nuovo?!


intanto il tempo passa ed arriva ora di pranzo, ovviamente all'aperto visto che il Signore Iddio ci ha graziato con una giornata bellissima di sole e venticello primaverile.. il tempo di prendere un pochetto di sole ed arrivano i vassoi con salumi, formaggio, insalata di farro, frutta e succo all'ananas, tutto trangugiato avidamente dai sottoscritti perché, voglio dire, abbiamo pagato (se volete sapere quanto, mandatemi una mail) e sfruttiamo tutto!


mentre la Mamy e la Lady fumano una sigaretta, la massagiatrice viene a chiamare il Papo, che ricompare anche lui dopo un'oretta con la lingua penzoloni, espressione di stupore, segno di uno che vuole dirti che una cosa così non l'aveva mai provata e che la rifarà presto..

ma il Mao non ha nemmeno il tempo di riprendersi, che si parte per la sauna e il bagno turco, e tutte le altre diavolerie..


diavoleria n°1: la doccia aroma/cromoterapia, ossia una doccia che nebulizza acqua con profumi diversi e luci intermittenti di diverso colore.. ti sembra di essere un insetto che riceve dell'insetticida addosso, con la differenza che quello puzza mentre nella doccia c'è ogni sorta di profumo..


diavoleria n°2: un pediluvio di acqua fredda ghiacciata che stimola la circolazione.. in pratica ti siedi sulla panca, poggi i piedi su uno stuolo di sassi del Ticino, e l'acqua fredda ti stimola la circolazione partendo dal basso..


diavoleria n°3: la sauna.. vabbé, questa la consocono tutti; magari non tutti l'hanno provata ma più o meno si sa cos'è.. in pratica ti trovi dentro ad uno sgabuzzino tappezzato di assi di legno che ti sembra di stare nella foresta finlandese insieme ai castori della Vivident; la temperatura si aggira intorno agli 80 C°, un caldo secco però, che non sudi nemmeno se ti butti acqua addosso.. ne esci con un colorito che va dall'arancione aragosta al rosa/fucsia evidenziatore, ma serenamente sollevato e lungi dal pensare a qualunque altro problema esistenziale della tua vita..


diavoleria n°4: il bagno turco.. se nella sauna il caldo è secco, qui il caldo è umido, ma parecchio umido! appena apri la porta di accesso non vedi un cazzo! una nebbia che farebbe concorrenza alla pianura padana in inverno.. qui le panchinette sono in ceramica bianca, tipo mosaico, e ad altezza piedi c'è una bocchetta tipo condizionatore che lancia fuori ad intermittenza vapore al profumo di eucalipto.. qui c'è caldo umido, perciò sudi come un brontosauro nel deserto del Sahara, ma tanto sudi in compagnia perciò te ne freghi.. per rendere l'idea, il bagno turco è come la metropolitana all'ora di punta serale, con la differenza che l'eucalipto in metropolitana te lo scordi.. anche qui, ne esci con un colorito parecchio roseo ma un po' meno fosforescente rispetto alla sauna..


ultimo tuffo in piscina, ultima sigaretta, e noi tre poveri debosciati facciamo la doccia e ci cambiamo per tornare alle nostre solite vite, più stanchi di quando siamo entrati..

sabato 7 giugno 2008

..o inali.. o starnutisci..

è come il fumo che ti entra nel naso mentre fumi una sigaretta..
non quello che dopo aver aspirato ti riempie la bocca e finisce nei polmoni e nel naso.. ma quello che fuoriesce dalla cenere che sta sulla punta della sigaretta, che "si stacca" e inizia a vibrare nell'aria.. una corda di fumo infinita che crea strane forme nell'aria, fili che si intrecciano e sembrano formare un grosso gomitolo bluastro..

quel fumo nel naso è qualcosa di inaspettato, qualcosa che non avevi previsto, che la tua mente e il tuo organismo non avevano calcolato.. un millisecondo prima di aspirare sapevi che quel fumo sarebbe finito da tutt'altra parte, che avrebbe seguito un percorso diverso..

e invece no.. quel fumo si è infilato dritto nelle tue narici, ti ha provocato un leggero fastidio, quel prurito che ti ha fatto arricciare il naso.. un segno tangibile che ti dice che c'è qualcosa che non va..

o inali, accetti quello che è arrivato, benché fastidioso e sorprendente.. o starnutisci, te ne liberi, anche se a malincuore, perché sai che non ti farà bene..

(pensiero tirato fuori così, alla buona..)


giovedì 5 giugno 2008

..mai fidarsi dei navigatori..

Arctic Monkeys on-air..

AVVISO: non ho ancora iniziato a scrivere e nemmeno a raccogliere le idee, ma il mio istinto mi dice che per raccontare una storia iniziata il 2 giugno e terminata alle 3:30 di stanotte serviranno parecchie parole..

protagonisti di questa storia: Io ed Emanuele (ovvero StoneEaten); Crudelia e gli altri ci sono capitati in mezzo un po' per volere e un po' per caso..

non pretendo che ricordiate anche voi un commento di StoneEaten di qualche tempo fa in cui diceva di conoscere l'ormai mitico Refeel, citando una frase che è scritta su un muro del locale.. ma io quel commento me lo ricordo, e ricordo anche una specie di "patto" fatto tra di noi di vederci tutti insieme una sera per conoscersi di persona, magari proprio lì..
solo che spesso si dicono tante cose, specialmente su un blog, che poi alla fine non si verificano e svaniscono proprio come sono arrivate.. ma non questa volta!

il 2 giugno apro la posta dn GMail e trovo un messaggio di Ema che mi avvisa di una sua trasferta milanese per motivi di lavoro; mi dice che sarà qui in zona per quasi tutta la settimana, e che potrebbe essere l'occasione per mettere in pratica quel "patto"..
ottima notizia! rispondo che farò un giro di telefonate ed sms per sapere se Crudelia e Duchessa ci sono e che gli farò sapere..

ieri mattina apro di nuovo la posta e trovo un'altra mail di Ema in cui mi avverte che la sera è libero da impegni e che ci si potrebbe vedere; mi lascia il numero di telefono per fargli sapere in presa diretta chi ci sarà, luogo e ora.. gli mando un sms per metterlo al corrente che ho ricevuto la mail, lui mi chiama verso ora di pranzo per altre definizioni..
faccio il solito giro di chiamate ed sms, e scopro che le mie colleghe sono molto più serie di me: Crudelia la sera deve lavorare e Duchessa è troppo stanca per mettersi in pista.. quindi mando un altro sms ad Ema per avvisarlo che l'unica pazza libera quella sera sono io, e per sapere se una invece di tre gli va bene lo stesso..
alle 20:00 circa mi chiama Ema, dal lavoro, con la voce impostata molto simile a quella di una chat erotica, per dirmi che la cosa si fa: alle 21 al Refeel..

finisco di cenare, in tutta calma decido cosa mettere, scopro che la cerniera dei pantaloni che volevo indossare ha tirato gli ultimi e devo cambiare tutto, preparo la borsa, prendo un cd da ascoltare, prendo la macchina, vado a fare benzina, e mi dirigo verso il locale..
ovviamente, il primo pensiero è dove trovare parcheggio; perchè un conto è avere il culo delle 19:30 per l'aperitivo, ma le cose funzionano diversamente alle 20:45.. ma la fortuna mi assiste di nuovo e, fanculo anche stavolta alle strisce gialle, trovo un posto sul parcheggio per residenti.. sono in netto anticipo (perchè odio i ritardi), e ho la certezza che Ema troverà traffico per strada, perciò mi piazzo fuori dal locale a fumare una sigaretta..
alle 21:00 decido di mettere la testa nel locale, almeno per salutare Giulio e Santi, ma vengo accolta da una novità! accanto alla macchinetta del caffè c'è un nuovo barman.. uhm, e che barman! una specie di modello svedese sceso dal Paradiso apposta per portare quel q.b. di luce nel locale.. i capelli di un biondo che si sarebbero potute spegnere tutte le candele del locale e lui sarebbe riuscito a fare luce solo con il potere dei suoi capelli!
caldazza paura.. esco di nuovo.. altra sigaretta..

e qui viene il bello.. consiglio: mai fidarsi dei naviatori! dopo altre due sigarette, con quei pochi cents rimasti sul cellulare, faccio uno squillo ad Ema (perchè lui adora gli squillini) per sapere dov'è; sono le 21:15 e lui non si vede..
dopo qualche istante mi arriva una sua chiamata: "Ciao.. Ehm, dunque.." si sente dall'altra parte del telefono.. in pratica il navigatore ha fatto cilecca e lo ha mandato in Via Sabotino, ma in un altro paese dell'interland milanese.. inoltre l'amico navigatore ha previsto il nuovo arrivo al Refeel per le 22:35; ma Ema arriva alle 22:50, visibilmente provato da ansia da parcheggio e da corsa fatta nel tragitto postoauto-locale..

Crudelia mi ha chiesto come abbiamo fatto a riconoscerci.. semplice: ero l'unica seduta sullo sgabello, al bancone, da sola, a parlare con un bicchiere di Nabucodonosor, ad osservare il Biondo e la sempre più orrenda capigliatura di Giulio; non era difficile intuire che stessi aspettando qualcuno..
prima frase detta da me ad Ema: "Ciao! Ema rilassati! Fai un bel respiro.."; il ragazzo era visibilmente assetato ed anche affamato.. tant'è che esordisce con "Devo mangiare!"; il tempo di ingurgitare tre tocchetti di pizza, finire di bere quello che avevamo ordinato, pagare, e metterci alla ricerca di un posto in cui mangiare..
prima opzione: una pizzeria che più che tale sembrava il negozio della Fornarina in Ticinese, che per chi non lo avesse mai visto sembra più una discoteca che un negozio di abbigliamento.. troppo in, troppo chic, troppo fighetto, troppo tutto..
seconda opzione: ristorante cinese, molto più alla mano, molto meno caro.. detto fatto, entriamo, ordiniamo, mangiamo, e tante care cose..

ora.. prima, durante le chiacchiere al Refeel, ad Ema era venuta un'idea: stavamo parlando di Crudelia, di dove lavorara, e tante altre cose; Ema dice: "Andiamo a trovarla! Facciamole una sorpresa!".. io credo di averlo guardato con due occhi da triglia misti a quelli mia madre quando mi vede fare pulizie in camera mia.. cioè, lei lavora sul Lago Maggiore e noi siamo a Milano, ci vuole almeno un'ora per arrivare su, sono già le 23:00 (più o meno), ora che arriviamo là, torniamo indietro, mi riporti alla macchina e torniamo a casa, ci passa una vita!!
anche qui, con l'ingegnere (anomalo) non si discute troppo! il tempo di trovare il ristorante cinese di cui sopra, mangiare il più in fretta possibile, e partire alla volta del Lago Maggiore..

c'era un problema: non sapevamo il nome nè la via del locale.. tutti i miei millemila bigliettini da visita con gli indirizzi erano a casa e nella mia memoria a breve termine (non che quella di Ema sia migliore) non c'era traccia nemmeno di un misero indizio..
ideona! chiamo qualcuno che è a casa e che può cercare su internet.. solo che i comuni cristiani a quell'ora dormono, perciò non è facile trovare un santo disposto ad aiutarti.. mentre Ema va a pagare il conto (grazie Ema!) io scorro la mia rubrica telefonica in cerca di qualcuno che a quell'ora potrebbe essere ancora sveglio: Duchessa è la prima persona che mi viene in mente! chiamo la prima volta, dieci squilli, nessuna risposta.. chiamo la seconda volta, dieci squilli, nessuna risposta.. cambio aiutante e chiamo Amica, sul cellulare svizzero che mi fa partire un botto esagerato di soldi.. ora, avete presente il gioco Chi Vuol Essere Milionario? il concorrente, le domande, e i tre aiuti tra i quali quello da casa? se dovessi mai partecipare a quel quiz, ricordatemi di non scegliere Amica come "ricercatrice internet".. Ornavasso è un paesino molto piccolo, non ci saranno tantissimi locali; ti dico di cercare una birreria, aperta da poco, il cui nome è di circa sei lettere e che contiene le lettere BI.. non ci puoi mettere mezz'ora a trovare il nome e la via, gioia mia?! Amica mi richiama tre volte per dirmi prima che non trova nulla, poi il nome del locale, e infine la via.. dunque inseriamo l'indirizzo nel navigatore..

durante il tragitto Ema prepara uno scherzetto per Crudelia: io sarei dovuta rimanere in macchina per non farmi vedere, lui sarebbe entrato e andato al bancone dove lavora Crudelia, facendo finta di fare il marpione e facendo finta di conoscerla, rivelando particolari della sua vita che io gli avevo detto prima..
piano perfetto, se non fosse che una volta arrivati là il locale (per l'ora tarda e perchè siamo di settimana) è vuoto, e lei è insieme agli altri della birreria a chiacchierare.. se Ema avesse messo in pratica il suo piano, ci avrebbe fatto un'emerita figura di merda..
perciò entriamo, appena Crudelia mi vede inzia a saltellare e mi viene incontro abbracciandomi.. ci presentiamo agli altri e passiamo del tempo insieme a bere birra e mangiare focaccia, Ema dà qualche consiglio tecnico su come arredare il locale, Mirko (il proprietario) ci spiega come funzionano le cose lì, e poi visto l'orario e pensando al tempo che ci avremmo messo per tornare indietro, decidiamo di metterci in macchina..
io in uno stato di "appesantimento" generale da cibo visto che in pratica avevo fatto due cene.. Ema in un visibile stato catatonico dato che era sveglio da venti ore..
mi porta alla mia macchina, ci salutiamo, e ognuno a casa sua..

bella serata, soprattutto perchè inaspettata.. a volte ci metti giorni a preparare le uscite con gli amici e all'ultimo momento c'è sempre qualcosa che va storto o qualcuno che dà buca.. questa cosa è nata nel giro di solo due giorni e con colpi di scena nel durante..

...

direi che la finsico qui, sennò lo Zio Baol mi cazzia anche stavolta..

mercoledì 4 giugno 2008

Rimpolpare

... ciaooo è un pezzo che penso a pensieri da scrivere e oggi è la giornata giusta... una simpatica pioggerellina o pioggerellona a seconda del momento... un grigio topo nell'atmosfera... un clima novembrino stile, come ho scritto in un commento, Londra ad Agosto...

Che dire di intelligente? mah... ora non mi viene in mente nulla forse perchè, come dice una persona, quest'anno è un anno bisestile e i miei neuroni (due) dopo un bel po' si ricongiungono (una carrambata), ma forse devono ancora integrarsi per bene... speriamo si integrino bene fra due settimane se no è un casino... cosa succede su per giù tra due settimane... beh chi mi conosce lo sa...

in ogni caso... viva gli anni bisestili... anche se un lento adagio dice: anno bisesto anno funesto...

ora mi ritiro...

martedì 3 giugno 2008

..mi piace pensare..

"Torn apart at the seams and my dreams turn to tears, I'm not feeling this situation.. Run away, try to find a safe place you can hide.. It's the best place to be when you're feeling like.."
Bullet For My Valentine in sottofondo..

ho scoperto che mi piace stare seduta sul ripiano di marmo della cucina a fumare.. guardare fuori dal balcone la pianta di rose rosse profumate regalata a mia madre per la festa della mamma, e il pino canadese che in primavera riacquista il suo colore verde brillante.. mi piace fumarmi la mia sigaretta; dopo colazione, a metà mattina, dopo pranzo, di pomeriggio.. dopo cena non posso perché c'è mamma che deve lavare i piatti e che mi starnazzerebbe dietro dicendomi che rovino il bancone..

mi piace pensare.. pensare a tutto ciò che vedo, che sento, che provo, a tutto quello che mi succede.. è una cosa assolutamente naturale per una persona estremamente razionale come me, una persona che pensa 24 ore su 24, a tutto.. una persona che pensa anche quando non dovrebbe pensare, anche nei momenti in cui si dovrebbe fare spazio solo all'istinto per seguire solo lui.. è una cosa più forte di me..

a volte penso a tutti quei puntini che inserisco alla fine di ogni frase, sia in questi post sul blog che in tutte le altre cose che scrivo, e penso che siano pensieri anche quelli, come se la frase non finisse lì ma continuasse, quasi all'infinito direi.. non riesco mai a chiudere un discorso o un pensiero in una sola frase, la fine di una corrisponde inevitabilmente all'inizio di una successiva.. e sembra un circolo vizioso che non finisce più..

forse un giorno mi sveglierò e capirò che pensare è una cosa inutile e non mi porterà da nessuna parte.. smetterò di pensare e farò tutto seguendo l'istinto, ma credo che si rivelerà un fallimento.. o forse, un giorno, tutto questo pensare mi porterà alla pazzia.. magari mi troverò a scrivere sul blog da una stanza di manicomio con muri soffici per non farmici sbattere la testa contro (nel tentativo di far uscire tutti i pensiere dalla mia testa) e nassun altro oggetto appuntito son cui potermi fare male..

credo di essere stata abbastanza concisa stavolta.. così nessuno si lamenterà della lunghezza del mio post..

lunedì 2 giugno 2008

..un monastero su uno scoglio in mezzo al mare..

innanzitutto dei ringraziamenti.. voglio ringraziare il Benci che, visto il mio stato semi-depressivo di ieri sera dopo l'ennesima mazzata della settimana, mi ha convinta nel giro di dieci minuti ad uscire.. "Passo a prenderti verso le 22.."; detto fatto.. il Benci prende la sua FIAT, si fà Bergamo-Milano e si sopporta per una sera le mie menate sui ricatti, l'alcool e i tatuaggi; le mie sigarette sfumazzanti; i miei continui doppi sensi (sono la regina in questo, e chi mi conosce lo sa); si è parlato viaggi e di un monastero su uno scoglio in mezzo al mare, e che in Russia a Capodanno c'è un freddo cane; abbiamo cercato di capire perché le casse da morto non abbiano le tasche, e soprattutto quale sia la natura sesuale di Immanuel Casto; etc etc.. GRAZIE!!

...

dopo-di-ché, una volta arrivata a casa, mi sono fiondata nel letto.. e qui è scattato il classico sogno incoprensibile (che poi forse non è poi così incomprensibile come sembra), anche se stavolta mi sono risparmiata tutta la serie di scene macabre e sanguinolente che mi accompagnano solitamente nel sonno..
devo dire che stavolta ho sognato qualcosa di abbastanza "normale", ad iniziare dal fatto che avevo trovato lavoro.. tutto sembrava essere normale quando la mia amica F. mi aveva avvisato che una ragazza era stata licenziata da questo locale perché non lavorava bene, e perciò stavano cercando qualcuno che la sostituisse.. il locale in questione lo conoscevo, primo perché esiste davvero e secondo perché ci vado molto spesso; nel giro di cinque minuti mi sono ritrovata con indosso il grembiulino da cameriera, a sparecchiare tavoli e servire cocktails.. in mezzo a tanta normalità, comunque, non poteva non esserci qualcosa di strano; e difatti io (e la mia Lilla), che di quel posto conosco credo ogni centimetro, non riuscivo a trovarmici!! ho capito solo dopo un po' che avevano spostato il locale in una zona diversa da quella in cui è in realtà e di conseguenza anche la disposizione del locale era tutta cambiata.. perciò mi trovavo a spostarmi su due piani, servire piatti, spazzare per terra, tutta indaffarata a fare bella figura..

dopo una serie di varie vicessitudini lavorative, arriva la fine del mio turno.. stranamente (ma guarda un po' il caso?!) il mio turno finisce di giorno; esco dal locale per andare verso la mia macchina.. altra stranezza: il locale è stato spostato dalla zona Bicocca in zona P.ta Ticinese, ma quando esco dopo il lavoro mi ritrovo l'auto nelle vicinanze del Van Gogh, che con Ticinese (per chi non fosse di Milano) non c'entra nulla, ma vabbé..
mentre sto per premere il pulsante di apertura centralizzata, vedo una ragazza attraversare la strada.. si sta dirigendo verso il lato della strada opposto al mio e sta correndo, come se avesse fretta di andare da qualche parte.. mi basta un'occhiata per riconoscere quella massa di ricci rossi.. Ivana?! sisi è proprio lei!! non mi resta che chiamarla..
mi basta pronunciare il suo nome e lei si volta verso di me, mi riconosce, e mi porge un sorrisone che così non si è mai visto.. dà un'occhiata alla strada per vedere se arrivano altre macchine e attraversa di nuovo per venirmi incontro; appena siamo a cinque centimetri l'una dall'altra, Ivana mi abbraccia e mi stampa un bacio sulla guancia, quasi volesse dirmi grazie per essere lì in quel momento..
la conversazione non è molto lunga perchè Ivana mi avverte che deve andare a prendere Matteo e che è già in ritardo (perciò deduco che sono circa le quattro del pomeriggio).. mi saluta, mi stampa un altro bacio sulla guancia e se ne va, scappa di nuovo dall'altra parte della strada, e scompare in mezzo al parco..
in teoria nulla di strano; se non fosse che io abito a Milano e lei a Pisa.. ma si sa, che questo è un mio sogno.. ma chissà, magari è anche una premonizione di un possibile incontro in un futuro non troppo lontano..

...

ringrazio un po' meno Baol, che mi ha rubato tempo prezioso mentre scrivevo questo post.. ci ho messo circa 30 minuti in più, ai quali vanno aggiunti quelli che ho passato a pranzare con il post in stand-by.. grazie davvero!!