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lunedì 29 settembre 2008

..equilibrio..

a volte immaginiamo il nostro futuro, quello che saremo o che faremo tra qualche anno, con la speranza che i nostri sogni si avvereranno..

forse non è giusto tutto questo.. forse non è il modo giusto per vivere la propria vita.. mi accorgo solo ora, nel giro di una sigaretta, di come le cose cambino in pochissimo tempo, e soprattutto di come cambino in modo inaspettato, dandoci dei risultati che mai avremmo previsto..

si tratta solo di vivere la vita, ma viverla così come viene.. i sogni sono belli, spesso alcuni di questi si avverano, ma non possiamo affidarci a loro, non è una scienza matematica il sogno.. come la posso chiamare questa attività? sognare con cognizione? bho, non saprei; ma il senso è quello.. forse sono solo le parole di una persona che troppe volte ha fantasticato, illudendosi che quello che aveva sognato potesse diventare realtà.. ma credo che questo sia un problema comune a tutti..

non avrei mai pensato che dal 12 luglio scorso la mia vita sarebbe cambiata così in positivo.. si è riempita, ho trovato un equlibrio; Tu mi ha fatto ritrovare quell'equilibrio che avevo perso..

mercoledì 24 settembre 2008

..aperitivi, shopping, incidente..

ogni tanto è cosa buona e giusta staccare la spina e lasciarsi alle spalle le faccende noiose della vita; la Lady trova massima soddisfazione negli aperitivi e nello shopping..


sta di fatto che, martedì sera, se ne esce con Amica per un happy hour che si tramuta in uno dei soliti momenti in cui sparlare di uomini e farsi riconoscere per strada visto il tono di voce usato per svolgere l'attività citata prima..

perchè poi, non è sufficiente fermarsi solo in un posto.. l'ideale è fare le chic e a un certo punto della serata dire: "E adesso dove vuoi andare di bello?!", per poi ripartire alla volta di un altro locale.. finchè le gambe sono buone e il fisico regge, si può anche fare!!


inutile negare che ci sia stata anche una tappa crépe a fine serata, con la scusa di dover assorbire l'alcol ingerito durante l'aperitivo.. però, almeno stavolta, abbiamo avuto l'intelligenza di prenderne una in due, giusto per un assaggino..


ma siccome al giorno d'oggi non si può stare mai calmi, può capitare di trovarsi alle 22:45 circa di un martedì sera su una strada buia costeggiando il Naviglio Pavese e di rischiare l'incidente perchè un cretino decide di parcheggiare a fari spenti la macchina in doppi fila e aprire di colpo la portiera, dimezzandoti lo spazio a tua disposizione sulla strada..


oggi, invece, la Lady, la sua Mamy e la Nonna sono state travolte da un tour di spese pazze che ha portato il conto in banca alla sincope.. forse Papà già aveva intuito qualcosa ed aveva declinato l'invito ad unirsi con loro; anche perchè, si sà, i papà e lo shopping sono due rette parallele..


risultato finale: una maglietta a maniche corte; una a maniche lunghe, sennò quella di prima soffre di solitudine; un maglioncino extra-lungo color viola fastidio con tanto di stivaletti coordinati; un paio di scarpe eleganti e serie, quelle della domenica a casa dei parenti per intenderci, giusto per fargli vedere che non sei proprio una cafona rockettara; e infine un altro paio di stivaletti marroni che mancavano nel quadro generale della scarpiera..


sorvolo sugli acquisti di Mamma perchè non ve ne può fregare nulla, e sorvolo anche sulla spesa totale perchè.. perchè.. perchè sono faccende mie.. e guardando lo scontrino, aggiungerei: "Per fortuna che sono faccende mie e non vostre!"..

lunedì 22 settembre 2008

..sospiro..

è quel sospiro profondo che ti fa capire che stai bene..

giovedì 18 settembre 2008

..roba breve..

oggi, roba breve.. tanto per constatare il livello di degrado del mio cervello..

ricordo ogni cosa del sogno di stamattina.. veloce, poche immagini, ma strazianti.. mia Zia che annuncia il trasferimento definitivo in America con la sua famiglia, mia nonna che scoppia in lacrime alla notizia, io che mando a fanculo tutti perchè non ho altre parole per dire quanto mi dispiace, il viso delle mie cugine in lacrime dentro all'auto poco prima di partire..

finchè non mi volto verso la casa dei vicini che stavano osservando tutto e vedo.. 6 foche che sguazzano nel fango del giardino?!?!?!?!

io dò la colpa al freddo..

lunedì 15 settembre 2008

..staccare biglietti..

che dire: alzarsi un lunedì mattina sapendo di non avere ancora 23 anni ma sentirsene addosso circa 80.. andare a letto con il calzettoni di lana alti fino al ginocchio, il pigiama invernale con tanto di maglietta della salute, e la copertina per cercare di creare più caldo possibile..

ho passato il sabato e la domenica sotto alla pioggia e mi sono presa tutto il freddo possibile, ottenendo come risultato l'effetto vecchietta..


il sabato mattina la Lady si sveglia alle ore 4:00 (con 3 ore scarse di sonno alle spalle) e dopo mezz'ora esce di casa con suo Papà; prendono la macchina, vanno in zona San Siro a prelevare lo Zio, poi in Gioia a raccattare il povero Faz e infine alla Metro di Cinisello per ritrovarsi con gli altri colleghi..

saluti e convenevoli vari, ritirano il materiale, e ripartono alla volta dei sobborghi monzesi.. tappa fissa a Muggiò (paese in cui non vorrei mai vivere) per unirci ad altri due amici e poi via, dritti verso la meta..

breve sosta al bar per cappuccino e brioche prima della lunga giornata di lavoro, e subito dopo si presentano all'ingresso Santa Maria le Selve dell'autodromo di Monza..


già, la Lady fa anche questo: da circa sei anni a questa parte, sta in tribuna al GP di F1 a Monza dalle 6:00 del mattino alle 6:00 di sera a staccare biglietti, dare informazioni (quando le sa), e ad arrabbiarsi.. non ha nè il fisico nè la voglia per fare una di quelle stragnocche che reggono l'ombrello ai piloti, ma le si addice di più il ruolo di stronza acida che non ti fa entrare in tribuna se non hai il biglietto giusto..

con lavariante che quest'anno ha diluviato tutti e due i giorni, e Lei e i suoi colleghi si sono presi tutta l'acqua possibile ed immaginabile che il buon Dio ha mandato giù nel week-end.. per non parlare del freddo, quello che ti entra nelle ossa e che ti porta la temperatura corporea sotto lo zero.. perché se piove e ti inzuppi e poi arriva il vento, ti sfido a non ammalarti come è successo alla povera Daniela..

(la Lady era alla tribuna numero 23, Parabolica Interna)



SABATO: giornata abbastanza anonima direi; sarà che è il terzo anno che affibbiano alla Lady la tribuna 23 e ormai sa come si deve gestire.. 3 o 4 colleghi sono persone già conosciute gli anni precedenti perciò affidabili; gli altri sono ancora da scoprire e classificare.. ma si fa presto a capire chi fa le cose seriamente e chi no..

io, Papà, Andre, Fabio (abusivo), Mirko e Daniele alla scale più affollate passiamo la giornatina a staccare biglietti e a inzupparci, nel vano tentativo inoltre di salvaguardare beni preziosi come cellulari e sigarette dalla pioggia.. impresa quasi impossibile visto che ogni volta che quel gufo dello speaker annunciava la pioggia nei prossimi 20 minuti, veniva giù il mondo sopra le nostre teste..

sulla tribuna, presenza fissa di due fan club ferraristi: uno di veronesi e uno di napoletani, che se non ci fossero loro 12 ore sarebbero lunghe come l'eternità e una noia mortale; e anche perché, se non ci fossero loro, io non potrei mangiare e bere a scrocco.. nonostante la Lady non sia un'amante del salame, si è ingurgitata un panino con lo stesso e due bei bicchieri di vino bianco da farti tronco in 5 minuti..

inutile dire lo stato catatonico in cui la vostra blogger è tornata a casa; la vitalità è pari a quella di una cavalletta senza zampe, e alle 9:35 si trova già a letto..


DOMENICA: giornatina più movimentata, come sempre del resto; dalla nostra parte però un tempo più magnanimo, cioè niente temporale ma solo una pioggerellina sottile.. Daniele a casa con l'influenza, una collega che non si è presentata, Chicco e Giorgio di supporto, e qualche collega in più come di tradizione il giorno della gara..

a me della F1 non me ne frega nulla; mi interessa l'ambiente che ci sta intorno, la gente che lavoro, fare amicizia con gli spettatori, e mangiare e bere quello che ti viene offerto.. se mi devo alzare alle 4:00 per 2 giorni, che sia! se devo stare in piedi per 12 ore, che sia! se devo bere grappa con Fabio per darmi un po' di energia, che sia! torno a casa a pezzi, ma divertita..

anche se il massimo del divertimento è far sloggiare gli abusivi e attaccare braccialetti in carta come contromarche; che ti chiedi come possa esistere un sistema così obsoleto nel 2008, ma questa è un'altra storia..

ho anche il culo di trovare un cellulare perduto da non so chi, e sinceramente non me ne dispiace.. non sarà un modello di ultima generazione, ma è quello che mi serviva ora dopo averne perso uno a Tenerife.. ci vuole un po' di fortuna ogni tanto!

torno a casa senza sapere difinitivamente chi ha vinto la corsa, ma anche questa è una tradizione; mangio la pasta al forno di nonna e alle 20:45 sono nel mio letto completamente sotto le coperte, per ritornare alla luce solo dopo 12 ore di sonno beato..


non ho più il fisico di una volta..

giovedì 11 settembre 2008

..sempre arrivata ultima..

ci ho sempre messo un po' di tempo a capire le cose, anche quelle più ovvie; gli altri ci sono arrivati sempre prima di me, sia nelle cose materiali che in quelle immateriali, con il risultato che ero sempre l'ultima della fila e non beccavo mai niente..
non sono mai stata (e forse l'ho già detto in qualche vecchio post) una di quelle persone che quando gli capita qualcosa si lanciano in una nuova avventura non curanti di quello che potrebbe accadere dopo; non sono mai stata una ragazza che non si è preoccupata delle conseguenze e soprattutto degli altri; ci ho sempre messo la testa, e forse è per questo che sono sempre arrivata ultima..
ho anche pensato, a un certo punto della mia vita, che iniziare a vivere "di petto" (e quelli che mi conoscono staranno già pensando che è una cosa che mi riesce bene viste le mie doti) sarebbe stata la soluzione, che forse lanciandomi nelle cose non sarei più arrivata ultima e mi sarei presa la mia rivincita..
WRONG!! assolutamente sbagliato; credo per il semplice fatto che non posso essere diversa da quella che sono, perché non posso diventare qualcuno di diverso.. io sono io, con i miei pregi e i miei difetti; pensate, anche questo c'ho messo quasi 23 anni a capirlo..

ho vissuto "di petto" ma non è andata come speravo e come pensavo; le cose sono cambiate, alcune sono migliore e altre no, per certi versi sono diventata una persona migliore e per altri mi sono "macchiata" di colpe che sono solo mie.. mia mamma mi dice sempre che è stato come se volessi fare in 6 mesi tutte le cazzate che non avevo combinato in tutta la mia vita; e aveva ragione..
ma non si può riassumere in 6 mesi tutta una vita, e soprattutto non si può sperare e pretendere di capire e vivere appieno le esperienze di una vita (seppure solo all'inizio come tanti mi ripetono) in un tempo così breve.. ne viene fuori solo un totale disastro, con conseguenze che spesso cambiano radicalmente la vita e soprattutto i rapporti con gli altri.. alcuni rapporti si salvano, altri vanno semplicemente a puttane, e altri ancora si mantengono ma vanno curati come fossero bimbi appena nati..

bho, forse non è tanto importante quanto tempo ci si impiega a capire le cose, ma capirle, perché ognuno ha i suoi tempi, i suoi ritmi, ognuno è fatto a modo suo, è stato cresciuto in modo diverso dalla propria famiglia, ha avuto esperienze differenti nel corso degli anni che ha vissuto..
e questi quasi 23 anni di vita mi hanno portato nell'ultimo anno ad aprire un blog e curarlo come mai sono riuscita a fare con un diario, conoscere nuove persone e non fermarmi davanti alla mia timidezza, capire che le cose che più servono ora e per sempre sono le persone che mi vogliono bene..

oggi
ho capito quanto mi piaccia aspettare le Tua telefonata delle 13:00 e quanto sia difficile staccarmi ora dal Tuo sole; ho capito quanto sia importante avere un Alieno Bastardo personale che nonostante sia così diverso e lontano da me, mi capisce meglio di chiunque altro (sarà che sei vecchio?); ho capito che qualunque cosa io faccia, qualunque cazzata metterò in atto (perché non è detto che questa mia anima fragile abbia finito di stupire), la mia famiglia potrà buttarmi a terra ogni volta con i suoi rimproveri, ma sarà sempre Lei la prima a porgermi una mano in aiuto per rialzarmi..

lunedì 8 settembre 2008

..pellicine rosse di pannocchia..


l'orologio del pc segna le 8:56, credo un mio recordo personale.. si, in effetti è un po' presto per scrivere, e un po' presto per alzarsi vista la giornatina tutto pepe di ieri..

non pensate male, niente di altamente eccitante o che abbia a che vedere con una serata mondana delle solite.. ho solo avuto un ritorno alle origini questo week-end e quello che doveva essere un fine settimana di relax a casa di nonna in mezzo alla campagna e all'odore di loame di vacca e maiali, si è trasformato in due giorni di lavoro..


mia nonna Argia ha quasi 80 anni e vive sola, ma a vederla correre a destra e sinistra tra piante di pomodoro e i fiori piantati davanti casa pare che ne abbia meno di me.. sempre indaffarata e sempre in movimento, nonna vuole sempre fare tutto da sola..

il problema vigne glielo avevamo risolto noi un annetto fa, togliendole il divertimento e facendo piazza pulita di tutto per evitare che le venisse in mente di "dare l'acqua alla uà" sotto al sole delle 15:00 e con una tanica di verderame da 10 lt sulle spalle..

il problema polli se l'era risolto da sola un paio di mesi fa, tirandogli il collo a tutti e 20, pulendoli e facendoli tutti a metà, e sistemandoli nel freezer e poi in forno..

restava il problema granturco, cresciuto parecchio bene quest'anno, alto e rigoglioso, e pure bello secco, pronto per essere tagliato; e durante la settimana nonna aveva chiamato qualcuno per mettersi d'accordo sul giorno in cui questo qualcuno sarebbe venuto a "macchinare"..


fino a qui tutto ok, procedura standard; se non fosse per il tempo incerto.. prima che il sopracitato tizio si facesse vivo con la sua mietitrebbia, a mia nonna prendeva una sincope ogni volta che una nuvola color grigio fuligine faceva capolino nel cielo, con la paura che potesse venire giù l'ira di Dio e rovinasse tutto il raccolto..

la paura e il panico di nonna si sono placati nel primo pomeriggio quando il Sig. Mietitrebbia è comparso dalla curva dietro casa e ha iniziato a tirare su un polverone di foglie di grano secche da accecarti..

non sto a spiegarvi tutta la procedura di raccolta del grano, se volete mando una mail personale a chi lo vorrà sapere; ma la cosa si risolve in molto meno tempo di quanto pensiate.. per essere brevi, si raccoglie il grano, lo si mette nel camion rimorchio e lo si porta a pesare dove ti dicono quanto ne hai accumulato, il grado di umindità del grano e qual è il prezzo al quintale..


ma non sempre finisce qui.. perché per i più temerari (e anche più stupidi) come me, c'è anche il post raccolta, ovvero un bel giretto per i campi a raccogliere le pannocchie che per sbaglio non sono finite nella mietiterbbia e sono rimaste per terra..

la vostra Lady, con tanta classe, si è infilata pantaloncini e una vecchia canotta, un paio di stivali verdi di gomma, ha preso borsa e bastone, ed è andata con le sue cugine in mezzo a quello che una volta era un campo di grano per rivoltare tutto e cercare mais da sgranare.. divertente, interessante, da provare, intrigante, a contatto con la natura..

si, tutto molto bello e divertente, fino a quando non incominci a sentirti ricoperta di pellicine rosse di pannocchia, piena di punture di insetti, con le gambe doloranti per i calci che dai agli steli delle ormai ex-piante, le mani tagliate e unte, e i graffi sulle gambe provocati dagli steli più alti..


arrivate all'ultimo angolo di campo, arriva lei: la pioggia! non so dirvi se ero contenta o meno, sta di fatto che mia zia è uscita di casa sbraitando e agitando le braccia, urlando di rientrare in casa che stava piovendo.. eh, grazie al cazzo, lo so che piove! vengono giù delle gocce grandi quanto ste pannocchie! perciò via di corsa in mezzo alle sterpaglie con i miei stivalozzi e la borsa piena di pannocchie e subito sotto la doccia a cercare di tornare normale e presentabile dopo il duro lavoro..


credo fossero 10 anni che non facevo una cosa del genere; lo dovrei fare più spesso..


POSTILLE:

@ Mat: gioia mia, non credo tu ti sia perso molto a Tenerife.. ma la prossima volta che faccio una vacanza, ti avviso parecchio in anticipo..

@ Beatrice: tesora, a Roma ci verrei anche adesso immediatamente! ma alle 12:30 mi aspetta quella strega della prof in università..

martedì 2 settembre 2008

..Emanuele Inglese..

ah che amarezza!! il calendario segna "martedì 2 settembre 2008" e nel leggerlo mi sale una depressione simile a quella post-parto (credo).. voglia di studiare zero, voglia di scrivere la tesi zero, voglia di dormire tanta..
poi la Lilla mi passa le foto delle vacanze e mi diletta con circa 200 immagini di divertimento, mare e panorami mozzafiato, e io mi chiedo che ci faccio qui.. il giorno in cui sono tornata a casa non vedevo l'ora di rivedere la mia casina e il mio lettuccio, e adesso non so che darei per tornare a stare su una spiaggia a guardare l'orizzonte..

sfoglia che ti sfoglia, capito in mezzo alle fotine scattate all'Exit Palace: discotechina immensa, ricavata in quello che dall'esterno sembra una specie di castello medievale, un po' povera di arredi, ma allestita per ospitare una seratina niente male di musica house pesante con ospite d'eccezione Emanuele Inglese.. ora, è meglio che inizi dal principio..

non era una notte buia e tempestosa, ma solo noiosa, quando i nostri eroi passarono di fianco ad un cassone del rudo e due di loro notarono appiccicato sopra un manifesto inneggiante l'arrivo di tale Emanuele Inglese a Tenerife.. presi da un fulmineo attacco di gioia, i due cominciarono a gridare: "No, ma non ci credo! Ema è qui!", lasciando le altre due povere compagne di sventura nella loro ignoranza..
infatti, le due ragazze, non avevano mai sentito nominare quel dj in vita loro nonostante gli altri affermassero che fosse un portento, strafamoso a Milano e che spaccasse di brutto.. presa coscienza del luogo, della data e del costo dell'esibizione di Ema, i quattro si avviarono a casa felici perché avevano trovato come impegnare una delle loro prossime serate..
uno dei giorni seguenti si recarono al locale che vendeva le prevendite, sborsarono 20 € a testa e acquistarono i biglietti d'ingresso..

arrivò la tanto attesa sera e i quattro si imbellettarono, si pittarono, si infighettarono, si profumarono, si parruccarono e presero un taxi per raggiungere l'Exit Palace.. una volta arrivati qui, trovarono qualche volto conosciuto ad attenderli; gente incontrata le sere precedenti nelle altre discoteche che come loro cercava disperatamente qualcosa da fare..
la situazione si presentava tragica: per essere già le 2:00 di notte, non c'era un cane.. e la situazione all'interno era pure peggio, visto che il posto era immenso e la gente solo un misero gruppo; si poteva provare la stessa sensazione che prova la particella di sodio dell'acqua Lete che naviga nella bottiglia..
per carità, la Lady e Faz si divertirono alla grande perché, nonostante lo scempio di gente, la musica era ottima e la voglia di ballarla c'era; ma la serata si risolse più che altro in una delusione immensa per le altre due, in una sbavazzata (nel senso di bava che esce dalla bocca) per la Lilla e la Roby al cospetto dell'ennesimo ballerino gay e strabello, in una spacie di tentativo di stare male di nuovo della Lady con un Rum&Coca che sembrava plutonio, e un rincoglionimento generale che portò le loro povere orecchie a pulsare anche il giorno seguente..

un'ora fu sufficiente ai nostri eroi per capire che avevano buttato 80 € alle ortiche, e decisero così di combinare qualcosa di utile quella notte, di tentare di recuperare quella quasi schifezza di serata, di dare una sferzata energica ai loro culi.. obiettivo: Liquid!
l'attesa all'ingresso durò meno di 10 minuti, l'entrata costò solo 10 €, la musica era 10 volte meglio di quella di prima, e il locale era un carnaio di corpi di corpi multietnici sudati che ballavano.. in pratica l'ambiente ideale all'accoppiamento dei nostri quattro eroi..
dopo solo un'ora di intenso e soddisfacente agitamento di tette e culi, i quattro tamarri uscirono dal locale causa chiusura dello stesso e si ritrovarono alle ore 6:00 del mattino, fradici di sudore da potersi strizzare, in riva al mare con una leggera brezza e con davanti circa un paio di km di strada prima di tornare a casa.. c'è chi scelse la via più semplice e cioè un comodo taxi ad una modica cifra, e c'è invece chi scelse la via più lunga e cioè tornare a casa con i propri mezzi, zu Fuß, a piotti, a piedi e senza spendere nulla..

i nostri eroi spensero la luce alle 7:15 e sinceramente non ricordo a che ora aprirono il primo occhio dopo il sonno.. ma che ci volete fare, era il prezzo da pagare per dimostrare ai Canarini come si agita il culo con stile..

ah che amarezza!

ps: credo di non aver dato il meglio di me stessa; sarà che devo ancora ingranare.. perdonatemi, "chiedo schiuma".. questa battuta la dice sempre Andre, ma credo sia una citazione di qualche comico.. chi mi aiuta a risolvere il dilemma??